Migranti, l’Italia assegna un porto sicuro alla Ocean Viking: approda a Lampedusa. Le persone a bordo dovrebbero essere redistribuite in diversi paesi Ue.
Si conclude con l’approdo della Ocean Viking in Italia la missione della nave dell’Ong. I migranti a bordo saranno redistribuiti in diversi paesi dell’Unione europea, con una parte che dovrebbe invece rimanere in Italia.
Migranti, la Ocean Viking approda a Lampedusa
Al termine di una lunga trattativa tra i governi europei, nel corso del quale la nave con a bordo i migranti soccorsi al largo della Libia è rimasta in acque internazionali come accadeva nella precedente gestione del Viminale, l’Italia ha accordato un porto sicuro alla nave. Lo sbarco delle persone a bordo avviene dunque su territorio italiano, per la precisione Lampedusa.
Nodo redistribuzione: come e quando avverrà?
Resta ora da capire come e in quali tempi si procederà con la redistribuzione dei migranti in Unione europea. In occasione del recente vertice a Bruxelles, il premier italiano Giuseppe Conte aveva fatto sapere di star lavorando a un piano europeo per il superamento del trattato di Dublino.
L’accordo (sulla parola) tra l’Italia e la Germania sui migranti
Una prima risposta all’Italia è arrivata dalla Germania, che ha fatto sapere di essere pronta e disposta ad accogliere un quarto dei migranti che sbarcheranno in Italia. c’è un però. Al momento si tratta di un accordo sulla parola che ancora deve essere siglato e che ancora non vede altri paesi partecipanti. Quindi con le persone che sbarcano dalla Ocean Viking che si fa?
Per il governo Pd-M5S resta il nodo dei decreti Sicurezza
In attesa di sciogliere il primo quesito il governo italiano ne ha di fronte un secondo, anche particolarmente ingombrante. Si tratta dei decreti Sicurezza di Matteo Salvini. Il Pd e il Movimento 5 Stelle, che partono da posizioni decisamente distanti, hanno deciso di rinviare il confronto che dovrebbe portare alla modifica del provvedimento. Al momento resta in vigore, anche se in via non ufficiale, e la posizione dell’Italia è quella di non far approdare le imbarcazioni prima di avere in tasca un accordo per la redistribuzione anche parziale dei migranti.